Quale gioia, quando mi dissero: "Andremo alla casa del Signore. "E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme.

2010 Terra Santa e Giordania

L’anno venturo a Gerusalemme!” Così pregano e si augurano ad ogni pasqua gli Ebrei dispersi nel mondo: è l’anelito di voler ritornare alle proprie radici, nella Gerusalemme di quaggiù, segno della Gerusalemme di lassù, cui ognuno è incamminato, dopo il pellegrinaggio della vita terrena.Fare un pellegrinaggio in Terra Santa significa mettersi in cammino e fare del viaggio fisico un “cammino dell’anima”.
Il cristianesimo non è legato a nessun paese né luogo in particolare, ma si basa su una rivelazione storica e così come esiste una storia della salvezza esiste anche una geografia della salvezza: la Terra Santa Per noi cristiani rappresenta il punto geografico dell’unione fra Dio e gli uomini, fra l’eternità e la storia.
Soltanto nel Santo Sepolcro la terra si fa liturgia e l’atto salvifico diventa concreto nel tempo e nello spazio. Fr. Artemio Vítores, ofm – Vicario della Custodia di Terra Santa.
Il pellegrinaggio in Terra Santa significa andare a pregare sul Sepolcro del Signore.
Dal 3 al 11 giugno, la Compagnia dei Romei di San Michele Arcangelo, ha pellegrinato, questa volta non a piedi, in Terra Santa “Ad Limina Sancti Sepulcri” .
Il luogo vero non è sempre quello nel quale c’è qualcosa, ma quello nel quale “tu sei” qualcuno, ti senti parte di qualcosa. La Terra Santa è stato il luogo nel quale Gesù è diventato se stesso. La Terra Santa è, secondo un’espressione di Renan, il Quinto Vangelo. In Terra Santa, il pellegrino si trova in una posizione privilegiata per ascoltare la parola di Dio, poiché qui la Parola ha preso corpo, “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14). 

TAPPE & FOTO

3 Giugno 2010 - Haifa - Nazareth

 

Nel primo pomeriggio siamo atterrati all’aeroporto Ben Gurion e dopo gli interminabili controlli abbiamo incontrato la nostra guida e assistente spirituale Padre Sergio e da li è iniziato il nostro pellegrinaggio in Terra Santa. Dopo aver attraversato la periferia di Tel Aviv percorrendo le moderne e ampie strade di scorrimento veloce ci siamo diretti ad Haifa per arrivare al Monte Carmelo. Attraversando Haifa abbiamo visto dall’autobus il tempio Bahai con i suoi stupendi giardini e finalmente siamo arrivati sul Monte Carmelo. Nel luogo ove la tradizione vuole esserci la grotta del Profeta Elia e dove è nato l’ordine dei Carmelitani abbiamo celebrato la prima Santa Messa in Terra Santa nel Santuario Stella Maris. Dopo aver goduto dello splendido panorama sulla città di Haifa, si vede in lontananza anche San Giovanni d’Acri (attuale Akko),  abbiamo ripreso il cammino in direzione di Nazareth. In serata abbiamo raggiunto Nazareth e abbiamo preso alloggio a CASA NOVA dai francescani. Dopo cena visto che era il giorno del Corpus Domini abbiamo partecipato alla adorazione eucaristica nella Basilica della Annunciazione e alla processione. Abbiamo pensato ai nostri confratelli che sono rimasti a casa che quasi in contemporanea stavano partecipando alla processione del Corpus Domini a Terni.

Foto Haifa e Nazareth

4 Giugno 2010 - Nazareth - Giordania

 

Dopo aver celebrato la Santa Messa alle ore 7,30 in una cappella della Basilica della Annunciazione, abbiamo iniziato la visita dei luoghi santi di Nazareth. Da prima alla maestosa Basilica della Annunciazione per poi proseguire nella chiesa dedicata alla Sacra Famiglia e poi attraversando il suk di Nazareth alla chiesa ortodossa eretta sulla fonte dove il Protovangelo di Giacomo individua il luogo della prima chiamata dell’angelo a Maria. Successivamente abbiamo visitato la vecchia cittadina di Nazareth. Verso mezzogiorno siamo saliti sul pullman e ci siamo diretti al confine con la Giordania, dove abbiamo lasciato Padre Sergio e abbiamo incontrato la nostra guida giordana. Dopo aver superato la frontiera ci siamo avviati verso Jerash, l’antica città romana di Gerasa. Qui ci siamo imbattuti in, qualcosa che andava aldilà di ogni nostra possibile immaginazione, una città romana praticamente intatta. Un cenno alle meraviglie di Gerasa: l’arco di Adriano, l’ippodromo, il foro, due stupendi teatri e un infinito (circa 2,5 km ) Cardo Massimo. Per la sua bellezza la visita è durata l’intero pomeriggio, ma ne valeva la pena, è un sito meraviglioso. In serata siamo giunti ad Amman dove abbiamo pernottato. Dopo cena, fuori programma, visita del centro storico di Amman senza guida. 

foto Gerasa

5 Giugno 2010 - Battesimo di Gesù - Monte Nebo - Madaba - Kerak

Di buon mattino abbiamo lasciato Amman e siamo partiti in direzione del luogo ove i Vangeli narrano del battesimo di Gesù, “Betania oltre il Giordano”. Arrivati al luogo ove venne Battezzato Gesù, dopo esserci bagnati con le acque del Giordano, abbiamo rinnovato le nostre promesse battesimali in forma comunitaria. Successivamente ci siamo diretti al Monte Nebo (817 di altezza). Abbiamo celebrato la Santa Messa nel luogo dove Mosè vide la terra promessa (un brivido… cosa penso Mosè quando finalmente arrivo qui!!!). Il sito è molto panoramico e i frati ci hanno detto che nelle giornate limpide si vede sia Gerico che Gerusalemme, la nostra non era una giornata nitida, comunque la valle del giordano l’abbiamo vista. Poi ci siamo diretti a Madaba, seguendo la Via Regia (costruita 5000 anni fa) per vedere i famosi mosaici del 500 dopo Cristo. Nella chiesa ortodossa di San Giorgio abbiamo ammirato gli incantevoli mosaici che riproducono la Mappa della Terrasanta. Infine siamo arrivati a Kerak per visitare il castello, l’ultima roccaforte crociata a cadere nelle mani di Saladino nel 1189. Da lontano incute ancora timore questa roccaforte che per tre lati è costruita su uno sperone di rocca a strapiombo. Imponente e affascinante è la costruzione del castello al suo interno ove si possono ancora vedere le stalle e lunghe gallerie ricavate nei muri perimetrali ove alloggiavano i cavalieri templari. Dopo Kerak ci siamo diretti a Petra e per alcuni giorni abbiamo fatto i turisti. 

foto Battesimo di Gesù - Monte Nebo - Madaba - Kerak

 6 Giugno 2010 - Petra e Giordania meridionale

Di buon mattino abbiamo iniziato la visita di una delle sette meraviglie del mondo moderno: Petra!!!. Abbiamo da prima percorso l’emozionante canyon, lungo circa un chilometro, che conduce al Tesoro. Alla vista del Tesoro ci siamo sentiti tutti indiana jones. Successivamente, sotto un sole cocente, abbiamo visitato in lungo e in largo l’antica città Nabatea. Scoprendo che Petra non è solo El Khasneh, tomba detta del Tesoro, ma un meraviglioso sito archeologico complesso e pieno di storia. Ringraziamo la nostra guida che ci ha regalato uno stupendo ed avventuroso fuori programma, facendoci percorrere per uscire dalla città nabatea uno strettissimo canyon utilizzato anticamente come acquedotto. Petra vale da sola un viaggio, peccato che ci siamo fermati un solo giorno. Ci sarebbe stato da vedere, ma dovevamo fare un lungo sentiero fra i monti, il luogo detto il Monastero e la Tomba di Aronne. Nel tardo pomeriggio percorrendo la strada che ci portava al confine meridionale giordano abbiamo lambito la affascinante zona desertica del Wadi Rum con sosta per foto. Dopo aver superato la frontiera meridionale ad Aquaba siamo arrivati ad Eilat. Alla frontiera c’era Padre Sergio ad attenderci. Dopo aver preso possesso delle camere e abbiamo celebrato la Santa Messa nel terrazzo dell’albergo. Dopo cena siamo andati in spiaggia e stante fosse notte abbiamo ammirato la trasparenza e liquidezza del Mar Rosso, si vedevano addirittura i coloratissimi pesci dei mari tropicali, Anche qui ci siamo detti: forse era meglio un giorno in più per il relax, ma siamo in pellegrinaggio. Da non perdere le foto di Petra.

Foto Petra

7 Giugno 2010 - Masada - Mar Morto - Gerusalemme

Di buon mattino siamo partiti da Eilat alla volta di Masada attraversando lo splendido e allo stesso tempo inquietante deserto meridionale. Abbiamo visitato l’affascinante roccaforte edificata da Erode ed espugnata dai Romani nell’anno 74. Ancora visibili i resti degli accampamenti romani e la famosa rampa d’assedio. Da qui si gode un bellissimo panorama su tutto il Mar Morto. Successivamente siamo andati a provare l’ebrezza del galleggiamento dei corpo nell’acqua facendo il bagno nel Mar Morto. Ogni tanto un pò di relax non guasta!!! Dopo abbiamo intrapreso l’ascesa alla Città Santa di Gerusalemme (da meno 400 a più 800 metri slm). Arrivati a Gerusalemme siamo andati immediatamente a celebrare la Santa Messa nella cappella dei Crociati dentro la Basilica del Santo Sepolcro. Dopo la Messa abbiamo ammirato il santo Sepolcro e siamo andati in preghiera al Sepolcro di Nostro Signore. Usciti dalla Basilica abbiamo iniziato a visitare a piedi la città vecchia di Gerusalemme. A Gerusalemme abbiamo alloggiato in un albergo ad un chilometro fuori le mura perchè non c’era posto al CASA NOVA. Dopo cena, insieme a Padre Sergio abbiamo continuato la visitata di notte alla città vecchia sino ad arrivare al Muro del Pianto. Muro del Pianto che abbiamo potuto vedere in un orario inusuale per i turisti e con un fascino del tutto particolare. 

Foto Masada

8 Giugno 2010 - Gerusalemme – Betlemme

In prima mattinata ci siamo avviati per raggiungere Betlemme. Dopo aver superato il Check-Point sul muro che divide Gerusalemme da Betlemme abbiamo raggiunto il piazzale antistante la Basilica della Natività. Emozionante essere entrati dalla piccola e stretta “Porta dell’Umiltà”, perché sia passa dal buio del nartece alla luce della basilica bizantina. Alla Basilica Padre Sergio ci ha fatto un dono eccezionale. Abbiamo avuto l’onore di celebrare la Santa Messa alla “Mangiatoia” della Grotta della Natività. Credo che ognuno di noi non potrà mai dimenticare l’emozione provata. Grazie Padre Sergio. Successivamente ognuno di noi si è fermato in preghiera silenziosa alla stella, con l’iscrizione latina: «Hic de Virgine Maria Iesus Christus natus est», che indica il posto ove nacque Nostro Signore. Dopo aver visitato la Basilica della natività e la adiacente basilica dei Francescani, abbiamo partecipato alla emozionante e commovente processione dei francescani delle ore 12,00 alla Grotta della Natività. Questa processione accompagnata da soavi canti gregoriani è il momento in cui viene fatta memoria della Nascita di Gesù ogni giorno. Sentire il canto Adeste fideles….Dopo aver visitato la città di Betlemme siamo andati al Campo dei Pastori. Nel pomeriggio siamo a Ain Karim al luogo ove nacque San Giovanni Battista e poi Padre Sergio ci ha concesso il bellissimo fuori programma portandoci al monastero di San Giovanni nel Deserto. Luogo dove la tradizione identifica con il deserto ove si ritirò San Giovanni e luogo dove vive ed è guardiano del Convento Padre Sergio. Il posto è  incantevole. Abbiamo concluso la giornata visitando con calma la città vecchia di Gerusalemme.

Foto Betlemme

9 Giugno 2010 - Gerusalemme

 

Abbiamo iniziato la nostra giornata a Gerusalemme visitando i Santuari del Monte degli Ulivi, dalla cima del monte con la Cappella della Ascensione, ove i Vangeli ci narrano la salita al cielo di Nostro Signore, per poi andare alla Chiesa del Pater Noster, luogo ove Gesù insegno ai discepoli la preghiera del Padre Nostro, per proseguire al luogo ove Gesù pianse per Gerusalemme, la Dominus Flevit, da dove si vede nella sue interezza la bellezza della città santa di Gerusalemme. Dopo aver visitato l’orto del Getsemani nella adiacente Basilica delle Nazioni abbiamo celebrato la Santa Messa. Dopo la Messa in silenziosa preghiera siamo rimasti sulla pietra testimone del sudore di sangue e delle sofferenze di Gesù. Successivamente siamo andati ad ammirare la Tomba di Maria. Nel pomeriggio abbiamo visitato il Sion cristiano. Siamo partiti dalla Porta di Giaffa per proseguire nel quartiere armeno dove abbiamo visitato la bellissima Chiesa dedicata a San Giacomo il minore che fu il primo vescovo di Gerusalemme. Siamo giunti alla porta di Sion e da li siamo andati al Cenacolo dove abbiamo rinnovato la nostra professione di fede recitando il Credo e  poi alla chiesa della Dormizione. 

Foto Gerusalemme

10 Giugno 2010 - Gerusalemme

Abbiamo iniziato la giornata con la Santa Messa al Calvario alle ore 7,30 nella Basilica del Santo Sepolcro. Dopo colazione siamo andati a visitare il quartiere ebreo e il Cardo Massimo e il quartiere arabo per poi proseguire con la visita della spianata della moschee. Qui Padre Sergio, che inizialmente era contrario a venire, si è superato e ha tenuto una bellessima catechesi sul vero tempio che è il Signore che ci ha commosso tutti. Nella Spianata delle Moschee abbiamo ammirato, solo dall’esterno perchè proibito entrare ai non mussulmani, la moschea di Al-Aqsa e la famosissima, perchè si vede in tutte le foto di Gerusalemme, Cupola della Roccia. La Moschea di Omar è edificata ove un tempo sorgeva il Tempio di Salomone. Nel pomeriggio abbiamo da prima visitato la chiesa di Sant’Anna e la piscina Probatica, poi dalla chiesa della Flagellazione abbiamo iniziato la celebrazione della “Via Crucis” che ci ha condotti al Santo Sepolcro. Esperienza indimenticabile perchè in quei luoghi rivivi in modo attuale quanto riportato dai Vangeli e rifletti sul sacrificio di Gesù Cristo. Al Santo Sepolcro ognuno di noi è rimasto in preghiera. Nella basilica della Risurrezione è sempre la Pasqua del Signore. La tomba vuota lo attesta, il vangelo lo proclama: «”Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». Luca (Lc 24, 1-12)

Foto Gerusalemme

11 Giugno 2010 - Gerusalemme – Casa

In mattinata abbiamo celebrato la Santa Messa nella chiesa della Fragellazione. Al termine della Messa Padre Sergio ci ha rilasciato ad ognuno di noi l’attestato della visitazione dei luoghi Sacri rilasciato dalla Custodia di Terra Santa. Successivamente avendo ancora del tempo libero, ognuno di noi ha rivisitato i luoghi che più aveva ritenuti più importanti. Nel primo pomeriggio ci siamo recati a Tel Aviv per imbarcarci sull’aereo che ci ha ricondotti a casa. Siamo partiti dicendo “A PRESTO GERUSALEMME”. Questo pellegrinaggio è finito, ma il cammino della nostra vita continua ogni giorno. Come i discepoli di Emmaus, che grazie alla loro insistenza caritativa ricevono il dono di vedere Cristo risuscitato: “Quando si furono avvicinati al villaggio dove andavano, egli fece come se volesse proseguire” ma essi lo trattennero dicendo “rimani con noi perché si fa sera, e il giorno sta per finire” (Lc 24,28-29), così il pellegrino otterrà i frutti del suo viaggio solo se lo animerà di carità. Solo con questa disposizione dell’animo, il pellegrino avrà la possibilità di incontrare Cristo nella Città Santa. Fr. Artemio Vítores, Vicario della Custodia di Terra Santa. La Terra Santa ha, rispetto agli altri pellegrinaggi, la peculiarità che, in quei luoghi, il pellegrino leggendo il Vangelo riesce con la mente ad attualizzare quei racconti e quelle scene. Sembra di vivere all’interno del brano evangelico. In Terra Santa storicamente Gesù ha posato i piedi su quel suolo ove ora io pellegrino stò camminando. I luoghi visitati ti danno una sensazione di pace e di gioia ed è un crescendo di emozioni sino ad arrivare al suo culmine quando, piegandosi, si entra nel Santo Sepolcro. E’ nostra intenzione, prima o poi e questo lo deciderà il Signore, effettuare un pellegrinaggio a piedi dalla antica San Giovanni d’Acri o da Jaffa sino a Gerusalemme al Santo Sepolcro.

RINGRAZIAMENTI

Un sentito ringraziamento a Padre Gianfranco (Direttore dell’Ufficio Pellegrinaggi della Custodia di Terra Santa) che ci ha permesso di effettuare questo meraviglioso ed indimenticabile pellegrinaggio e a Padre Sergio di Gerusalemme per la sua disponibilità, pazienza e per la sua illuminante continua catechesi durante il pellegrinaggio.